sandreafrius

Prefisso: 070
Cap: 09040
Abitanti: 1.839
Altitudine: 280 m slm

» Comune
» Scuole
» Parrocchie
» Farmacie
» Meteo Sant'Andrea Frius

E' situato nel cuore di un paesaggio aspro, ma di singolare bellezza, soprattutto verso San Nicolò Gerrei. Esteso circa 40 Km² e posto a 300 metri d’altezza sul livello del mare, appartiene amministrativamente alla Provincia di Cagliari e vi si arriva percorrendo la Strada Statale 387 dal capoluogo in direzione di Dolianova.

Caratteristica particolare del paese sono il volontariato e lo sport. Questo riveste una notevole importanza ed è uno dei tanti fiori all’occhiello del paese, vi sono un campo sintetico da calcetto, uno da calcio in terra battuta, uno da basket ed uno per il tennis. Sono presenti, inoltre, numerose associazioni sportive.

Nel territorio si trovano reperti fossili, come arenarie a lamellimbranchi dell'Eocene, calcari a echinodermi, lamellimbranchi e crostacei. Nel centro dell'attuale paese sono state rinvenute testimonianze di cultura materiale di epoca protosarda, consistenti in un corredo funerario di una tomba a cassone, con due scheletri inumati; un lungo coltello, due cuspidi di lancia, un campanello di bronzo con battente in ferro; del periodo romano si hanno: una piccola fibula, varie perline in pasta vitrea e due monete forate da un grosso buco: una di Traiano e l'altra di Antonino Pio; in località "Linna Pertunta", in un edificio a pianta rettangolare, costruito in grossi blocchi senza malta, sono stati rinvenuti degli ex-voto in terracotta, riproducenti parti del corpo umano di diversa grandezza, orecchini d'argento, un orecchino d'oro a forma di cuore con al centro uno smeraldo, e numerose monete. Il tutto si può ammirare nel Museo di Cagliari. In epoca punica fu un centro militare ed economico molto importante ed era la seconda stazione della grande via che da Cagliari portava ad Isili. Testimonianze archeologiche documentano, nel territorio circostante, insediamenti di epoca romana: era una postazione del confine fortificato a difesa delle scorrerie dei vicini pastori barbaricini. In epoca medioevale, faceva parte della curatoria della Trexenta, nel Giudicato di Cagliari.

Nel 1119 Sant' Andrea Frius venne donata, insieme alle altre ville della Trexenta, dal Giudice Mariano Torchitorio II al figlio Costantino Salusio III. Dopo la caduta del Giudicato passò sotto il dominio dei Pisani, quindi agli Aragonesi. Intorno al 1600, senza che si conoscano le ragioni, la villa, detta "Frius" o "Frias", venne abbandonata e fu spopolata fino ai primi del'700, momento in cui alcune famiglie si isediarono intorno ad una chiesa campestre, oggi incorporata nell'abitato.

Le feste religiose celebrano Sant' Andrea apostolo e Sant' Isidoro (fine maggio e fine novembre), con sfilate di carri a buoi addobbati riccamente con gli arnesi da lavoro del mondo agro-pastorale, e sfilate di bambini in costume tradizionale. E' da ricordare, inoltre, il Carnevale, caratterizzato dalle corse dei cavalli nella domenica della Pentolaccia.

Rinomata è la gastronomia, soprattutto la malvasia e il vino "fattu e craccau", fior fiore del mosto.

Da vedere:
La chiesa principale, situata al centro del paese, e’ dedicata a Sant’Andrea apostolo che viene festeggiato l’ultima domenica di maggio e il 30 novembre.

L’edificio, inaugurato nel 1958 da don Salvatore Mascia, presenta una struttura moderna e sul frontale ha un mosaico raffigurante il Santo patrono nell’atto della pesca. L’ interno, ad un'unica navata, presenta un altare in marmo e, dal 13 agosto del 1953, un tabernacolo sulle cui porte sono rappresentati, in un bellissimo altorilievo, due cervi che bevono alla fonte. Dietro l’altare spiccano, per la grandiosità e la varieta’ dei colori, tre murales raffiguranti episodi della vita di Cristo. Ancora nell’interno, impreziosito da ricche decorazioni floreali, possiamo ammirare le statue dedicate ai tre Santi piu’ cari al paese: Santa Rita, Sant’Antonio da Padova e San Francisco d’Assisi.
L’altra chiesa, ristrutturata da alcuni anni, è dedicata alla Madonna di Bonaria, e’ situata ai bordi della strada per Coxinas su un piccolo colle posto alla periferia del paese.