sannicolo

Prefisso: 070
Cap: 09040
Abitanti: 881
Altitudine: 365 m slm

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Il paese di San Nicolò Gerrei è uno tra i più importanti della regione del Gerrei che si estende a sud del medio corso del Flumendosa in un territorio montuoso con vasti altopiani. Rilevante dal punto di vista minerario per i giacimenti di antimonio presso Villasalto e Ballao, il Gerrei è piuttosto povero, anche a causa dell’isolamento di questa zona per lungo tempo tagliata fuori dalle principali vie di comunicazione sia verso Cagliari che verso il Nord.

Anticamente il Gerrei veniva chiamato anche Galilla perché probabilmente questo territorio era sede degli antichi Gallilenses che il decreto del Proconsole romano trovato ad Esterzili, attesta presso questi luoghi. Centro abitato in epoca cartaginese e romana, nel periodo medioevale appartenne al giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria di Gerrei con il nome di Paoli Gerrei; la villa passò poi a Pisani e quindi agli Aragonesi. Nel 1681 fu incorporata nella contea di Villasalto e concessa in feudo alla famiglia aragonese degli Zatrillas, che soggiornò nel palazzo baronale di Pauli fino al 1806, quando l’ultimo di quella nobile casa, il marchese Don Francesco, si trasferì a Cagliari; la villa passò poi ai Vivaldi Pasqua marchesi di Villaclara dai quali fu riscattata nel 1839.

Il paesaggio di montagna del circostante territorio può essere comodamente ammirato percorrendo la S.S. 387 dal valico della Cantoniera Pranu Sanguini (623 m s.l.m.) fino al paese; sulla sinistra il rilievo di monte Ixi (839 m), a destra Cuccuru Orru (801 m). L’insediamento sorge in una zona di convergenza di percorsi di fondovalle che affiancano la confluenza dei corsi d’acqua affluenti al Flumendosa.

La forma dell’abitato risente della posizione ad Y di questi tracciati. Presso la località Santu Iacci, nelle vicinanze del tempio a pozzo attualmente scomparso, sono stati scoperti i ruderi di un edificio rettangolare costruito con grosse pietre non cementate, il cui ingresso si apriva a Ovest. Sempre nelle vicinanze si rinvennero i frammenti di una base di colonna in bronzo con un’iscrizione trilingue del II secolo a.C. (in punico-latino-greco), in cui un devoto, Cleone, dedica un altare di bronzo del peso di 100 libbre come ringraziamento per un’avvenuta guarigione, “signore Eshmum Merre”, corrispondente alla divinità salutifera greca Asclepio e romana Esculapio, tutti questi reperti sono esposti al museo di Cagliari.

Per quanto concerne le manifestazioni religiose, la terza domenica di maggio si festeggia il patrono S. Nicola di Bari con riti religiosi, cortei, balli in piazza e fuochi artificiali; la terza domenica di settembre si celebra la sagra campestre in onore di S. Lucia nella chiesetta rustica.

La cucina è semplice e gustosa, con i funghi, le carni e il buon formaggio locale che viene prodotto in diverse qualità da privati e presso il Caseificio sociale di Gerrei che produce ottimi pecorini ed una speciale crema centrifugata piccante.

Da vedere:
Cantoniera Pranu Sanguini (623 m s.l.m.) fino al paese; monte Ixi (839 m), Cuccuru Orru (801 m).