Prefisso: 070
Cap: 09043
Abitanti: 5.283
Altitudine: 9 m slm
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Si può considerare il capoluogo del Sarrabus: è situata su una valle fluviale, a ridosso di una cerchia di colline che delimitano un sistema lagunare, con stagni di “Feraxi”, “Colostrai”, “Salinas” e “San Giovanni”. La lunga costiera inizia con le spiagge di Costa Rei fino al promontorio di Capo Ferrato. L’ambiente vario, caratterizzato dalla montagna che degrada nella pianura, fino agli stagni e al mare, è ricco di fauna. In prossimità die fiumi vi sono distese di agrumeti, il cui profumo va ad incontrare quello del mare. Le coste dal profilo basso sono quasi a contatto con i contrafforti della montagna, interrotti dalle strette valli del Rio Picòcca e dal notevole corso d’acqua del Flumendosa, l’antico Saeprus che certamente ha dato il nome alla regione del Sarrabus. Ricche sono le testimonianze di insediamenti umani antichissimi: al 5000 a.C. risale il complesso megalitico di “Piscina Rei”, con 22 Menhirs allineati secondo le diverse posizioni astrali ed alcuni ancora in posizione ortostatica ad indicare l’orientamento dei solstizi ed i momenti significativi astronomici. Il complesso monumentale della zona di “Nuraghe Scalas” (Neolitico finale), con i suoi 42 Menhirs, disposti in aggregati di 3-4-5, è il meglio conservato di tutta la Sardegna. Testimonianza del periodo nuragico è rintracciabile, in località Santa Giusta, nel complesso Sa domu ‘e s’orcu, al centro di una valle a forma circolare. All’aneolitico, invece, risalgono le diverse Domus de Janas o case delle fate. In epoca romana Muravera fu senz’altro sulla strada che correva lungo la costa orientale dell’isola. Nel Medioevo il territorio, faceva parte della curatoria di Colostrai, nel Giudicato di Cagliari, ed era sede di numerosi centri abitati, come Villa Petrera, Villa Archiepiscopu e Villa Surrui. Alla fine del XIII sec. fu incamerato al Giudicato di Gallura; in seguito subì la dominazione Pisana fino alla conquista aragonese del 1324, quando venne data in feudo ai Carroz. Passò, poi, ai Centelles e agli Osorio, fino all’abolizione del feudalesimo del 1839. Sempre fu mira di incursioni moresche, che causarono la spopolazione delle coste, per la cui difesa, nel 1600, furono costruite le torri dei Dieci Cavalli, delle Saline, di Capo Ferrato e di Cala Pira. Nel paese si può ammirare la Parrocchiale di San Nicola di bari, di forme gotico-catalane, ma rimaneggiata alla fine del XVI sec., dove è custodito un San Sebastiano in legno policromo e dorato, scolpito da Scipione Aprile nel 1603. Le feste religiose celebrano Sant’Agostino (fine agosto) e il patrono San Nicolò (6 dicembre). Tra marzo e aprile di ogni anno si svolge la tradizionale Sagra degli Agrumi, con la sfilata di gruppi folk della Sardegna lungo la Via Roma e Traccas riproducenti momenti di vita agro-pastorale del passato. A Muravera in occasione delle feste tradizionali, si indossa ancora il costume antico e si balla in piazza al suono delle launeddas.
Da vedere:
Allineamento megalitico Piscina Rei, Spiaggia di Capo Ferrato, Spiaggia di S. Giovanni di Muravera, Sagra degli agrumi