Il Comune di Gergei noto come il paese dell’olio e della buona cucina. Questo borgo agricolo merita una visita perché fra le vecchie case in pietra a vista e fra gli antichi cortili campidanesi, si può visitare una delle più interessanti chiese Sarde: la parrocchia di San Vito.

gergei

Comune di Gergei

Prefisso: 0782
Cap: 08030
Abitanti: 1.315
Altitudine: 374 m slm

È noto come il paese dell’olio e della buona cucina. Questo borgo agricolo merita una visita perché fra le vecchie case in pietra a vista e fra gli antichi cortili campidanesi, si può visitare una delle più interessanti chiese Sarde: la parrocchia di San Vito. Si tratta di una chiesa Gotico Catalana del XVI secolo, che custodisce numerose opere d’arte fra cui un gruppo scultoreo con cristo morto, Madonna e Santi, ed il retablo di Santa Maria, del XVI secolo, attribuito ad Antioco Mainas. Notevole l’interno, con le intatte strutture Gotico Aragonesi; cospicui gli arredi: nel presbiterio, a destra, il retablo della Madonna del libro di A. Mainas, e l’adorazione dei Magi, altra bella tavola; negli altari laterali, notevolissimi gruppi lignei di artisti Sardi, sempre del ’500, tra i quali (2° altare destro) Cristo Morto.

Particolare il rito che si celebra nel mese di febbraio durante il quale i bambini portano in chiesa per la benedizione un gruppo di frutti detto “Su Sessineddu” perché legato assieme ad un’erba palustre, “Su Sessini”.

Su sessineddu” è una composizione di frutta e fiori tenuti insieme da foglie lunghe e piatte a cui si appendono fichi secchi, pezzetti di lardo e di salsiccia, un rosario fatto con la pasta e cotto al forno con il pane, grappoli di profumatissimi narcisi e “su cordonittu ”, un cordoncino di lana ritorta di diversi colori, che sarà portato al collo per l’intero anno come scapolare per proteggersi dalle disgrazie e dal mal di gola.

Il 3 febbraio, in occasione della festa di San Biagio, su sessineddu viene portato in processione da bambini e adulti e solennemente benedetto al termine della messa.

Le ipotesi su questa tradizione sono davvero suggestive: la sorprendente somiglianza de su sessineddu con un'immagine ritrovata in una tomba millenaria in Egitto, infatti, potrebbe far pensare a un antico rito propiziatorio del Medio Oriente le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento autunnale de "Saboris Antigus". Prima tappa il 6 novembre 2022 a Gergei. Per le vie del borgo potrete ammirare, i tanti artigiani che con amore e passione mostrano la loro competenza e maestria.

su sessineddu gergeiImmagine Pagina Facebook Saboris Antigus

Da vedere:

  • Chiesa parrocchiale di San Vito