Comune di Escalaplano
Prefisso: 070
Cap: 08043
Abitanti: 2.128
Altitudine: 338 m slm
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Escalaplano si trova in Sardegna, nella nuova provincia di Cagliari, al confine con la provincia d'Ogliastra. La sede comunale è a 338 metri sul livello del mare. Il territorio del comune è compreso tra i 94 e i 676 metri s.l.m. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 582 metri.
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Il territorio del comune è prevalentemente occupato dall'altopiano che scende dolcemente dai 670 ai 300 metri di altitudine vicino al paese, tra le valli del Flumendosa o Saeprus e del Flumineddu o Stanali che delimitano in certi tratti i confini con i paesi vicini. I due fiumi soprattutto nel periodo estivo sono pressoché asciutti, perché sbarrati a monte da dighe poderose.
I loro bacini comunicano attraverso una galleria sotterranea col bacino del Mulargia, il grandioso complesso consente di irrigare 50.000 ha. di terreno del Campidano e di approvvigionare di acqua potabile tanti comuni del campidano compresa la città di Cagliari.
Alberto della Marmora nel suo "Itinerario dell'isola di Sardegna" afferma che nei due fiumi abbondavano le trote, le anguille e i muggini e che non pochi escalaplanesi attendevano alla pesca di tali pesci per poi venderli nei paesi vicini.
Il paese è situato in una regione collinare alle ultime propaggini meridionali del Gennargentu, alla confluenza della strada da Ballao con quella che unisce Orroli a Esterzili e Perdasdefogu.
Il territorio del Comune si estende per Kmq. 93,88 c. a, e confina: a nord con Esterzili, dal Flumendosa a "Funtana de Tremini" e di qui col troncone staccato del territorio di Seui fino al Flumineddu; ad est con Perdasdefogu lungo il Flumineddu fino a "Sclamoris" e poi, oltre il fiume, fino a toccare il rio "Coili de Ierru" e con Ballao lungo detto rio fino alla confluenza con Flumineddu e, lungo il corso di questo, fino alla confluenza del rio "Sa Pirixedda"; a sud confina con Ballao fino al Flumendosa; ad ovest con Goni ed Orroli.
Il comune di Escalaplano ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 2.742 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 2.532 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al -7,70%. Gli abitanti sono distribuiti in 877 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,89 componenti.
Escalaplano non ha mai fatto parte di nessuno dei territori di questa parte della Sardegna ed effettivamente si è sempre trovato ai confini delle province e dei territori dell'Ogliastra, del Sarrabus- Gerrei, e del Sarcidano al quale ha fatto parte fino al 2007, essendo inserito all'interno della XIII Comunità Montana "Sarcidano Barbagia di Seulo". Nel 2008 la Giunta Regionale, con deliberazione n. 12/23 del 26/02/2008, inserisce invece il comune di Escalaplano all'unione di comuni "Gerrei" e il 30.03.2008 con deliberazione n. 5 il Consiglio Comunale ha deliberato di non aderire alla costituenda Comunità Montana "Sarcidano Barbagia di Seulo". Tradizionalmente è anche legato all'Ogliastra essendo compreso nella diocesi di Lanusei.
Il suo territorio risulta essere occupato per la gran parte da un altopiano, che ospita una vegetazione ricca di boschi di sugherete e terreni da destinare a pascolo.
E' considerato un centro ad economia prevalentemente agropastorale.
Di Escalaplano si parla per la prima volta nel "Repartimiento de Cerdena", ruolo delle imposte combinato dagli aragonesi nel 1358, sulla base di quello Pisano del 1316: "Villanova de Scala de Pla situada enfra la dita curatoria de Guallill e de Barbarga e no ha naguna quantidat de diners froment y ordi en lo Componiment e assò per son tal homens qui apenas stan a camandament de Señor".
Nel primo documento rinvenuto su Escalaplano il paese è chiamato Scala de Pla (no) dal luogo nel quale è situato, l'accesso a Su Pranu.
Per la leggenda il centro era conosciuto con il nome di Escall 'e Oru" ovvero scala d'oro, da un'antica scala d'oro appartenente ad una famiglia nobile e ritrovata nel territorio.
Il territorio di Escalaplano si caratterizza per le numerose presenze archeologiche appartenenti ad epoche diverse, che vanno dal Neolitico, come i nuraghi sparsi nel territorio comunale, i pozzi sacri di "Is Clamoris" e le domu de janas di fossada , all'alto Medioevo. Il centro storico del Comune presenta, ancora perfettamente intatti, esempi di architettura tradizionale in pietra, tra i quali i caratteristici archi.
Deve essere sicuramente citata la parrocchia di San Sebastiano, che rappresenta un raro esempio di costruzione dell'epoca rinascimentale, altre costruzioni simili sono piuttosto rare in Sardegna. La facciata della chiesa è in stile Gotico Aragonese con prezioso rosone con traforo a raggiera e fregi floreali. L'interno ha la volta a botte retta da archi a tutto sesto e da pilastri in pietra. Il presbiterio è ornato da particolari bassorilievi raffiguranti gli apostoli.
Nel comune si svolgono ancora le tradizionali feste popolari, tra queste le più importanti sono: la festa di San Sebastiano (20 gennaio); la festa della Candelora (2 febbraio); la festa dell'Assunta ( il 15 agosto); festa di Ognissanti (1 novembre). Da non dimenticare anche le sagre, tra le quali merita sicuramente una citazione la Sagra di Olio di Lentisco, che si svolge a maggio.
Il territorio inoltre è ricco di bellezze interessanti sia da un punto di vista paesaggistico (bellezze ambientali e naturalistiche) che storico.
La parte più suggestiva del territorio si incontra sulla strada che si dirige verso Orroli. Dopo tre Km una deviazione a sinistra conduce al culmine di una collina sulla quale sorge la chiesa di San Giovanni dove si festa il 24 giugno. Poco oltre, il nastro d'asfalto attraversa la vallata del Flumendosa, suggestiva non tanto per le dimensioni del corso d'acqua, qui ridotto al minimo dopo aver formato il lago Medio del Flumendosa (la diga è a quattro chilometri), quanto per la profondità della valle, incassata tra pendii alti e ripidi.
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