panorama sedini

Foto dal sito ufficiale del Comune di Sedini

Prefisso: 079
Cap: 07035
Abitanti: 1.322
Altitudine: 350 m slm

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L’antico borgo di Sedini, le cui origini si perdono nella preistoria, si trova su una zona collinare, al centro della sub regione dell’Anglona, nel nord della Sardegna, a circa 10 Km dal mare, ad un’altitudine di 350 metri sul livello del mare.

Collocato fra due colline, “La Maglina” e “Lu Padru”, ricche di grotte in cui s’insediarono probabilmente i suoi primi abitanti. Il paese originariamente era diviso in tre capi: Capo Corso, Capo Sardo, Capo Corte di Santa Vittoria.

Molto singolare è il centro storico, caratterizzato da scorci di rara bellezza, da scalinate e sottopassaggi di pregio e, particolarità che lo rendono unico nel suo genere, da molte case costruite nella roccia.

Il suo territorio presenta una varietà di situazioni davvero pregevoli.

Si passa, infatti, dai panorami mozzafiato delle località di Littigheddu e Lu Saraghinu, da cui è possibile ammirare il bellissimo mare del Golfo dell’Asinara, l’Isola Rossa e la Corsica, alla vallata del rio Silanis, ricca di sorgenti, di rocce a strapiombo, di vegetazione rigogliosa, di vecchi mulini a palmenti, di bellissime chiese e monasteri medioevali.

Pregevoli sono i prodotti tipici: miele, torrone, vino, seadas, curizzoni. Patrono del paese è S. Andrea, festeggiato il 30 novembre, a cui è intitolata la bellissima chiesa parrocchiale del 1517, in stile gotico-aragonese, restaurata tra il Settecento e l'Ottocento.

Gli interni hanno stili che variano da quello tardogotico a quello rinascimentale. Nella chiesa è custodita una copia della "Trasfigurazione di Raffaello" eseguita da Andrea Lusso nel 1597.


La domus de janas (letteralmente "casa delle fate") di Sedini, o "La Rocca", come la chiamano gli abitanti, era inizialmente una necropoli scavata nella roccia, la cui origine viene fatta risalire al IV o al III millennio a.C.

Foto Daniele Casula

domus de janas sedini

Alcune particolarità rendono "La Rocca" di Sedini unica nel suo genere, al punto che un noto artista l'ha definita "la cattedrale delle domus de Janas":d1

la prima è che si trova nella via principale del paese, all'interno del centro storico e non, come nella maggior parte dei casi, in luoghi sperduti o difficilmente raggiungibili;
la seconda è che è stata realizzata in un enorme masso che si trova tutto in superficie e per questo motivo, probabilmente, viene considerata la più grande della Sardegna. 
La terza particolarità è che, pur avendo mantenuto una parte delle sue caratteristiche originali, nei secoli ha subito diverse trasformazioni ed utilizzazioni che l'hanno resa parte viva del paese: è stata prigione, luogo di ricovero per animali, negozio, sede di partito e abitazione privata. Una parte conserva intatta la struttura medievale, con il focolare scavato al centro della stanza nel pavimento roccioso e scale a chiocciola ricavate nella viva roccia. A metà degli anni '90 è stata acquisita dall'amministrazione comunale e trasformata nel tempo in sede naturale di museo permanente delle tradizioni etnografiche di Sedini e dell'Anglona.

All'interno vi si possono ammirare:

una mostra fotografica sul territorio di Sedini (paesaggio, siti archeologici, flora e fauna); 
una mostra etnografico-antropologica di oggetti e utensili di uso quotidiano, domestici e da lavoro, a partire dal 1700; 
pregevoli "ricostruzioni ambientali", con oggetti di ottimo pregio espositivo della vita quotidiana anglonese e della tomba neolitica.