Prefisso: 0783
Cap: 09090
Abitanti: 1.484
Altitudine: 4 m slm
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Il territorio di Palmas Arborea è molto ricco di testimonianze antiche e civiltà del passato. Oggi possiamo rilevare poche tracce degli antichi insediamenti umani, quali “Sa Pedra Bogada”, ad un chilometro da Palmas” ove c’era, sino a 15 anni fa, il basamento di un nuraghe e altre rovine ora scomparse. Un tempo, a poca distanza dal paese vi erano molti Nuraghi, almeno cinque e la causa della loro scomparsa è riconducibile al fatto che per la costruzione delle case i palmaresi di solito utilizzavano la terra per fare i mattoni crudi e per le fondamenta delle abitazioni utilizzavano le pietre che trovavano ai piedi del Monte Arci, oppure le stesse pietre dei nuraghi.
Cercando di ricostruire la storia di Palmas Arborea, si potrebbe dire che in questa zona l’uomo abbia fatto la sua comparsa nel periodo Neolitico recente (3500-2700 a.C.). Subito dopo ci fu l’insediamento Nuragico e nel 300 a.C. la colonizzazione dei Punici in tutta la Sardegna. Dopo i Punici arrivarono i Romani che nel 217 a.C. conquistarono la Sardegna. Nella zona di “Mitzienas” passava la strada romana, ancora oggi ben visibile in alcuni tratti. Detta strada passava sul “Ponte Vecchio”, anch’esso d’origine romana, con due arcate in mattoni cotti sopra intonacati ed il basamento in pietra. Sicuramente Palmas esisteva già come villaggio di sosta o come posto di guardia prima della città di “Othoca”. Questa ipotesi viene confermata dal cippo funerario scoperto durante gli scavi sulla piazza di Sant’Antioco a fianco della Chiesa. Il cippo era un’urna usata dai romani contenente le ceneri dei loro defunti dopo la cremazione, risalente al tardo Imperiale, riutilizzata con modifiche nel Medio Evo. Grazie a questa scoperta gli archeologi della Sovrintendenza ai beni archeologici di Cagliari affermano che, se si effettuassero degli scavi a fianco alla Chiesa si potrebbero trovare indizi interessanti sulle sue origini, che potrebbero essere addirittura Paleocristiane.
Nella zona dell’attuale Palmas Arborea attorno all’anno 1000 esistevano tre piccoli paesi denominati: Villa de Palmas, corrispondente all’odierna Palmas Arborea, Palmas De Ponti, era situata tra lo stagno di Palmas e Pauli Figus e risulta probabilmente abbandonato entro il XV secolo, Palmas Majori, situata nei pressi dello stagno di Pauli Majori ed era un piccolo centro di pescatori. Ai piedi del Monte Arci cè la piccola chiesa di San Bartolomeo, riportabile all’epoca Bizantina, ma sopravvissuta nel periodo giudicale.
La prima notizia storica, su Palmas Arborea, di rilievo scritta risale al 1342 e si trova nella “Riatio Decimarum Sardiniae” presso l’archivio segreto del Vaticano: il paese viene denominato “Villa de Palmas” e così viene chiamato fino al 1868 anno in cui assume il nome attuale di “Palmas Arborea”, per non confondersi con Palmas di San Giovanni Suergiu, essendo entrambi nella provincia di Cagliari fino al 1974 anno in cui Oristano diventò provincia. Palmas ricompare nel 1388 fra i Comuni e i Villaggi che firmarono il trattato di pace tra Eleonora d’Arborea ed il re Giovanni I d’Aragona. Nel trattato di pace risultarono due Palmas che sono: Villa De Palmas di Majore Joanne de Ponti con Majore R. Loche questo paese è il primo ad essere scritto nel trattato, i paesi non sono scritti in ordine alfabetico, forse sono scritti in ordine di importanza, il paese era situato sicuramente in su “Cuccuru Dei Serras” in località “Sa Cresiedda” ove fino a pochi anni fa si vedevano le fondamenta delle case. Le persone anziane del paese dicono che prima Palmas si trovava in “su Cuccuru dei Serras” come tramandato a loro dagli anziani del paese di quel tempo.
Il territorio di Palmas è ricco di sorgenti e una tra queste, la più vicina al paese, ha preso il nome del paese, “Sa Mitza De Pramasa” (sorgente di Palmas). Nel 1545 ci fu la Municipalità di Palmas mediante documento redatto in lingua spagnola dal Notaio Nicolò Pinna. La scomparsa dell’abitato di Palmas de Ponti è da attribuirsi alla peste del 1650.
Da vedere:
Villa de Palmas, Palmas De Ponti, Palmas Majori, Spinalba