bonarcado

Prefisso: 0783
Cap: 09070
Abitanti: 1.650
Altitudine: 284 m slm

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"Quella di Bonarcado è la storia antica di una Comunità, sorta e vissuta all'ombra dell'autorità ecclesiastica, che per secoli, sulla base della fondamentale regola dell'Ora et Labora, ne ha governato la quotidianità, rappresentatone il fulcro e il principale riferimento".

La piccola chiesetta, attorno alla quale si costituì il primo nucleo del villaggio e della comunità bonarcadese, presenta chiari segni di un antichità più remota ravvisabili dai resti, dalle tecniche e dai materiali costruttivi, emersi durante i recenti lavori di recupero.
Il ritrovamento di una vasca rivestita con motivi geometrici, ha fatto supporre la presenza in questi luoghi, di un'antica stazione di posta romana edificata, verosimilmente, su un precedente luogo di culto nuragico. Una tale supposizione è certamente avvalorata dalle numerose testimonianze, che unanimemente, attestano, ad una precedente antropizzazione preistorica che ci ha tramandato pregevoli e monumentali megaliti, nuraghi, domus de janas e tombe di giganti, che si presentano secondo una straordinaria varietà di impianto.
Fondatore dell'abbazia fu, intorno al 1110, il Giudice Costantino di Lacon, sovrano dell'Arborea. Essa fu consacrata solennemente nel 1147 in occasione di un importante avvenimento storico: la Pace, detta di Bonarcado, tra i quattro Regoli sardi, celebrata sotto gli auspici del Metropolita di Pisa, alla presenza dei Giudici Sardi e di numerosi ed alti Prelati.
Il 1237 fu ancora una volta una data importantissima nella storia di Bonarcado e dell'intera Arborea. Il papa Gregorio IX, per ristabilire pace e ordine, inviava sull' Isola il Legato Pontificio Alessandro, per assegnare, in nome dell' indiscutibile potere della sua sovranità politica e spirituale, il regno di Arborea. Durante una solenne cerimonia, celebrata nella Basilica bonarcadese, il primo maggio del 1237, il Legato Pontificio, conferiva a Pietro II, l'investitura del giudicato di Arborea, suggellata dalla consegna del Vessillo Papale e da un giuramento di fedeltà. Tra i fasti dell'Abbazia bonarcadese si annovera la visita pastorale che, nel 1263 fece Federico Visconti, primate di Sardegna e Legato Pontificio, con l'intento di riaffermare, mediante l'accordo del clero e delle autorità civili, la supremazia di Pisa sull'isola.

L'economia del paese è legata prevalentemente alle attività agro - pastorali, condotte con sistemi tradizionali che ne mantengono profumi e sapori; Il clima favorevole del territorio collinare favorisce la coltura di oliveti, da cui si ottiene un ottimo olio extravergine, di vigneti e di frutteti. Bonarcado, è rinomato per la produzione delle ciliegie, gli acquirenti arrivano da tutta la Sardegna e per gli abitanti rappresenta un'ottima fonte di guadagno, negli ultimi anni la Sagra della Ciliegia, che si svolge il 2 giugno, porta migliaia di persone a visitare il paese. Cospicua è anche la produzione di miele, formaggi, conserve alimentari, marmellate, pasta fresca e dolci tipici. Sono in crescita anche le attività imprenditoriali, e artigianali, si producono, infissi in alluminio, materiali per l'edilizia, pompe di calore, sono presenti piccole aziende artigianali che producono software multimediale, cestini sardi, coltelli, ed è forte la presenza artistica con pittori, scultori, musicisti ballerini e attori.

Da vedere:
Santa Maria di Bonarcado XII-XIII sec (costruita vicino a un piccolo santuario altomedievale dedicato alla stessa santa)