arborea

Prefisso: 0783
Cap: 09092
Abitanti: 4.068
Altitudine: 7 m slm

» Comune
» Scuole
» Parrocchie
» Farmacie
» Meteo Arborea

Di certo il frettoloso turista che, in cerca dello splendido mare di Sardegna, si trova ad attraversare il territorio di Arborea, non immagina lontanamente che solo 70 anni fa questo luogo, ora splendido gioiello verde, era una palude infestata dagli insetti, e che l'appellativo di "Ala Birdis" (ali del diavolo) non era esagerato. Gli incontrastati padroni del territorio erano bisce, tarantole, vespe e scorpioni che non lasciavano presagire un roseo futuro; tanto che fu necessaria una energica lotta soprattutto contro le zanzare sia con mezzi chimici ma anche biologici: furono costruite in varie zone della Bonifica delle costruzioni idonee ad ospitare dei pipistrelli del genere Kuhlli, che in breve tempo si moltiplicarono e diedero un contributo notevole nella lotta agli insetti portatori di malaria. In Sardegna non erano poche, alla fine della prima guerra mondiale, le zone abbandonate al proprio destino; fu la lungimiranza di alcuni industriali del Nord Italia che negli anni della Grande Guerra creò le premesse della nascita del paese con la costituzione in Milano della Società "Imprese Idroelettriche del Tirso". Il successivo passo fu compiuto dalla Società Bonifiche Sarde che nella persona dell'Amministratore Delegato Ingegner Giulio Dolcetta tratto' con il comune di Terralba i limiti territoriali per la bonifica e lo sfruttamento del territorio compreso fra gli stagni di S'ena Arrubia a nord, di Sassu ad est e quella di San Giovanni a sud. Nel 1922 il 21 Aprile, data cara alla Città eterna, in questa desolata terra fu tracciato il primo solco. Sarà seguito da tantissimi altri che disegneranno il territorio di Arborea.
L'infinità di canali che ora attraversano in lungo e in largo la piana di Arborea sono la linfa vitale degli ordinatissimi campi e le grandi idrovore presenti nei punti strategici nella Bonifica, la distribuiscono su tutto il territorio.

La prima parvenza cittadina si ebbe il 29 ottobre del 1928 con l'inaugurazione, alla presenza del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e del Conte Galeazzo Ciano, del "Villaggio Mussolini" preso ad esempio già da allora per la volontà e la laboriosità che contraddistinsero i primi coloni provenienti dalle diverse regioni d'Italia in particolare da Veneto, Romagna e Friuli, qualità che lo stesso Duce riteneva fondamentali per il suo "credo". Su un territorio di 18.000 ettari si estendeva la realtà del Villaggio Mussolini che, per esigenze di trasformazione agraria, era articolata in corti coloniche (S'ungroni, Alabirdis, Pompongias, Torrevecchia, Linnas, Tanca Marchese e Luri).

Sulla piazza principale, dapprima intitolata a Vittorio Emanuele ed attuale Piazza Maria Ausiliatrice, si affacciano il Palazzo delle Poste e del Municipio la Chiesa, le Scuole, il Dopolavoro, l'Albergo e i primi negozi. A poca distanza la lavanderia e l'Ospedale. L'architettura dell'era fascista completò l'organizzazione urbanistica con la realizzazione di edifici tra cui spiccano l'Idrovora di Sassu, il centro Sportivo GIL (gioventù Italiana del Littorio) costituito da una pista di Atletica, una piscina scoperta, una palestra, e naturalmente la Casa del Fascio e la Casa del Balilla.

Gli abitanti nel 1928, al momento della nascita del Villaggio Mussolini erano mille, passati poi nel 1931 anno di costituzione del comune di Mussolinia a 2253 fino ad arrivare ai 3800 del 1936. Oggi Arborea conta 4.068 abitanti, distribuiti tra il centro storico e le varie vie di comunicazione, che accompagnate sui due lati dalle fasce frangivento a difesa delle colture, disegnano in forme geometriche quasi perfette le proprietà di ciascun Assegnatario. Le principali arterie viarie hanno la particolarità di essere classificate non per nome ma per numero e, intersecate dalla strada provinciale 49, assumono una ulteriore divisione in est e ovest

Da vedere:
stagno S'ena Arrubia, pineta di Arborea