Comune di Oniferi (provincia di Nuoro). Notizie sul comune e su cosa vedere, foto, numero abitanti, altitudine, meteo, cap, farmacie e uffici postali.
Foto dalla Pagina Facebook ufficiale del comune
Comune di Oniferi
Prefisso: 0784
Cap: 08020
Abitanti: 863
Altitudine: 478 m slm
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Comune di Oniferi: Oniferi è un piccolo centro suddiviso in vari rioni come Su Nodu, Monte Ormina, Santu Juvanne, Su Cantaru, Su Pizu de S'Ortu, Untana e Sant'Antoni, mentre a circa un chilometro del paese si trova la frazione di Sos Eremos.
Il paese è situato ai piedi della boscosa collina di Sa Costa ed il suo territorio possiede un notevole patrimonio boschivo, costituito principalmente da sugherete, querce, lecci e olivastri sulla parte centro-settentrionale. Nella zona sud si trovano invece ampie zone con macchia mediterranea, come nei siti de Sa Chessa e Sa Mata.
Oniferi vanta un ricchissimo patrimonio archeologico, con oltre quaranta nuraghi, numerose domus de janas, tombe di giganti, dolmen e menhir, a testimonianza della lunga frequentazione della zona sin dal periodo Neolitico, I siti nuragici, opera di un popolo ingegnoso e laborioso, sono quasi tutti visibili e disposti a controllo e difesa delle risorse locali. Tra i più rinomati vi è senza dubbio la necropoli di Sas Concas, il più esteso complesso ipogeico della Barbagia, composto da una ventina di tombe.
Tra le tradizioni più sentite va annoverato il canto a tenore, tramandato di generazione in generazione e di cui sono presenti numerosi gruppi, alcuni dei quali di fama internazionale. Ascoltare il canto a tenore significa partecipare ad un rito, vivere intimamente l'emozione della festa e, attraverso il canto, scoprire la gioia del canto popolare, la solennità del canto religioso o la dolce malinconia di un giovane innamorato.
Da vedere:
- Domus de janas Sas Concas, nuraghe Ola, domus de janas e nuraghe Brodu
Di grande interesse sono le domus de janas Sas Concas necropoli a "domus de janas" scavata sul fianco di una collina di tufo trachitico; si compone di 19 tombe ipogeiche, non tutte oggi visibili. Le tombe hanno in prevalenza sviluppo planimetrico articolato; due di esse si segnalano soprattutto per la presenza di petroglifi schematici raffiguranti individui capovolti. La "Tomba dell'Emiciclo" presenta un'ampia anticella semicircolare, con alcune partiture architettoniche scolpite in rilievo alle pareti, ove sono anche incisi numerosi motivi antropomorfi "ancoriformi" o "a candelabro", raffiguranti forse i defunti stessi. Rappresentazioni analoghe sono incise anche all'ingresso della "Tomba Nuova Est": un ipogeo di dimensioni meno monumentali. I petroglifi che si trovano in queste caverne sono considerati un unicum nella protostoria europea. Le interpretazioni date da vari archeologi si incentrano soprattutto sull'universo magico-religioso e sulla concezione dell'aldilà dei nostri antenati. I graffiti infatti indicano chiaramente delle figure umane provviste di testa ed arti ma raffigurate a testa in giù; considerando il fatto che le domus de janas erano ambienti funerari, i petroglifi starebbero a simboleggiare la vita oltre la morte immmaginata come un'esistenza parallela a quella sullla terra ma in un'altra dimensione, esattamente speculare e contraria alla nostra. La morte era quindi un rito di passaggio, un momento di rottura con la società e la vita terrena ma non una cessazione totale.