cagliari

Prefisso: 070
Cap: 09100
Abitanti: 156.720
Altitudine: 23 m slm

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Adagiata sul golfo omonimo, a 4 metri d'altezza, addossata a una collina situata tra due stagni salati (Molentargius, Santa Gilla), oggi conta 160.000 abitanti circa, e ha un estensione di 133.51 km2, è il capoluogo della Sardegna. Monte Urpinu, Monte Claro, Monte Mixi, il Colle di Bonaria, il Colle di S. Michele, S. Elia, Tuvixeddu e Castello, sono i colli che sovrastano la città e dai quali è possibile ammirarla in tutto il suo splendore. Castello, la Marina, Stampace e Villanova sono i quattro quartieri dai quali si è sviluppata la città. L'anfiteatro è il più notevole edificio romano dell'intera isola. Capace di 10000 posti, venne in parte smantellato nel Medioevo e il materiale utilizzato per la costruzione di chiese e di mura, ora è protetto da una copertura in legno utili per gli spettacoli estivi. La Porta dell'Elefante, costruita da G. Capula nel 1307, ha sopra la mensola appunto l'elefante come simbolo della forza, della magnanimità e della clemenza. La Grotta della Vipera è così chiamata per due serpenti scolpiti sul frontone. E' la tomba della moglie di un nobile romano, tale Cassio Filippo, esiliato a Cagliari. Il Tesoro della Cattedrale comprende una croce che un soldato spagnolo rubò dal capezzale del Pontefice durante il sacco di Roma e che poi abbandonò lì, atterrito da una tempesta che lo aveva colto al largo della città. Abbondante la produzione dell'artigianato, dal legno intagliato ai tessuti rustici, dai cestini di fibra di asfodelo ai lavori di oreficeria. Famosa la squadra di calcio che nel 1970 conquistò lo scudetto: Nenè, Alberatosi, Niccolai, Domenghini, Riva, Greatti, Martiradonna, Poli, Brugnera, Gori e Zignoli. L'Università risale al 1606 e ha in dotazione una ricca biblioteca di oltre 150000 volumi. Tra i pezzi d'enorme valore del Museo archeologico c'è una maschera ghignante di terracotta del VI - V secolo a.C. Con il suo "sorriso" avrebbe dovuto tenere lontano dal sonno dei defunti i tenebrosi influssi degli spiriti del male. Il Santuario di Bonaria, dedicato alla Madonna protettrice dei marinai, è formato da una chiesa moderna adiacente ad una chiesa del XIV secolo con forme gotico-aragonesi. Ogni anno in maggio si tiene la Fiera Campionaria della Sardegna. Tra le feste, quella del 1° maggio di Sant'Efisio, quella del Mare, la prima domenica di aprile, e quella di San Saturnino, patrono della città. La gastronomia conserva influenze catalane e genovesi. I culurgiones sono ravioli di ricotta e di erbe; la fregola è una minestra a base di semola con zafferano. Famoso il pecorino sardo e, tra i dolci, le caschettas, specie di paste con miele, noci e mandorle trite. Tra i vini, Vernaccia, Cannonau, Malvasia.

Da vedere:
Anfiteatro Romano, Bastione di San Remy, Casa di Tigellio, Castello e Parco di San Michele, Complesso di San Lucifero, Grotta della vipera, Necropoli di Bonaria, Necropoli Punica (Tuvixeddu), Orto Botanico, Palazzo Viceregio, Sale del Palazzo Civico, Santuario e Basilica di Bonaria, Torre dell'Elefante, Torre di San Pancrazio