Dal 13 al 20 aprile 2025, la Sardegna si veste di sacralità e tradizione per celebrare la Settimana Santa, uno dei momenti più intensi e identitari dell’anno. Ogni città, borgo e angolo dell’isola si anima di luci, canti e processioni che fondono la fede cristiana con antichi simbolismi e rituali tramandati da secoli. Partecipare a questi eventi significa immergersi in una Sardegna autentica, lontana dai circuiti turistici tradizionali, dove ogni gesto racconta una storia millenaria.
Tra le celebrazioni più suggestive troviamo quelle di Alghero, con le sue influenze catalane, e Castelsardo, dove il Lunissanti accende le prime luci della settimana con una processione che emoziona all’alba. A Cagliari, i quartieri storici di Villanova e Stampace diventano teatro di riti solenni e coinvolgenti, mentre a Iglesias si respira l’atmosfera del teatro sacro con rievocazioni seicentesche. I Misteri nell’Oristanese, su Nazarenu a Santu Lussurgiu, e i riti in Gallura e Ogliastra raccontano l’unicità dei territori e la forza delle confraternite che custodiscono questo patrimonio immateriale.
La Settimana Santa in Sardegna culmina il giorno di Pasqua, il 20 aprile, con s’Incontru: la rievocazione dell’incontro tra Gesù risorto e la Madonna, celebrato in decine di centri, da Oliena a Galtellì, fino a Bari Sardo. Un momento di gioia condivisa che chiude una settimana carica di emozioni, silenzi, canti antichi e spiritualità. Partecipare è semplice: basta mettersi in cammino, ascoltare i suoni, osservare i volti, e lasciarsi guidare dalla forza della tradizione.